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Vola il business delle armi

L'arte della guerra «Gli Stati uniti devono restare in grado di proiettare la propria potenza in aree dove ci viene negato l’accesso e la libertà di operare, manterremo un vasto portafoglio di capacità militari», dichiara il Pentagono

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 21 ottobre 2014
Appena un anno fa – con il ritiro di truppe dall’Iraq e dall’Afghanistan e gli annunciati tagli al budget militare – i grossi azionisti delle industrie belliche statunitensi vedevano nero sul futuro dei loro profitti. Ora però, con le operazioni militari del Pentagono in Siria e Iraq e il nuovo confronto con la Russia, il futuro è tornato radioso. Il 23 settembre, primo giorno degli attacchi aerei in Siria, due navi Usa hanno lanciato 47 missili Tomahawk, ciascuno del costo di 1,4 milioni di dollari, distruggendo impianti petroliferi e altre installazioni siriane con la motivazione che erano in mano all’Isis....

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