Alias Domenica
Volker Ullrich, il formicaio degli smarriti, dopo la morte di Hitler
Storia tedesca Dal vuoto per il tramonto di un universo ideologico, al dolore per la Germania umiliata, dal sollievo per la fine della guerra, al timore delle vendette: la fine del Terzo Reich in «1945. Otto giorni a maggio»
Yasumasa Morimura, «A Requiem Laugh at the Dictator», 2007
Storia tedesca Dal vuoto per il tramonto di un universo ideologico, al dolore per la Germania umiliata, dal sollievo per la fine della guerra, al timore delle vendette: la fine del Terzo Reich in «1945. Otto giorni a maggio»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 giugno 2020
Ci sono momenti in cui il mondo con il quale ci si sente in consuetudine tracolla e un nuovo ordine si profila, nel vuoto tra il non più e il non ancora, un tempo di nessuno in cui coesistono sensazioni e sentimenti contraddittori, di sbigottimento, di disillusione, di rabbia, di incertezza, e soprattutto di paura. Uno di questi momenti coincise, in Germania, con quei tremendi otto giorni che separarono la morte di Hitler, il 30 aprile del 1945, dall’8 maggio seguente, data della resa incondizionata della Wehrmacht e della fine della guerra. Ora, uno storico tedesco, Volker Ullrich, specialista del...