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Volontariato a Roma, senza tetto né scuola
Reportage La didattica con i migranti fatta attraverso i cellulari, l'alfabetizzazione, i laboratori creativi, le difficoltà crescenti
Una lezione di italiano alla Casa dei diritti sociali di Roma
Reportage La didattica con i migranti fatta attraverso i cellulari, l'alfabetizzazione, i laboratori creativi, le difficoltà crescenti
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 luglio 2020
Laura SalvinelliROMA
Sono passati pochi giorni dall’uscita delle linee guida del Piano scuola 2020-2021 per la riapertura del 14 settembre. Che ne è delle scuole degli studenti più invisibili, con meno mezzi e meno diritti? Sono venuta a farmi raccontare la chiusura della scuola di italiano per migranti della Casa dei Diritti Sociali dai referenti delle varie aree. «Abbiamo chiuso il 25 febbraio. Qui normalmente è strapieno. Insegniamo a 60 studenti contemporaneamente in queste tre aule messe a disposizione dal Comune e c’è la fila fuori. Facciamo anzi facevamo 53 lezioni di livello A1 per principianti da un’ora e mezza più tre...