Politica
Voto all’estero, l'”equivoco” di Renzi
Referendum Lettera come premier a quasi cinque milioni di italiani iscritti all'Aire per invitarli a votare Sì. Ma era a nome del partito, che l'ha anche pagata: "Scrive come segretario e non come premier". Però si presenta come "rappresentante" dell'Italia nel mondo. E a Gargani che ha chiesto gli elenchi per il comitato del No sono stati dati senza indirizzi
Matteo Renzi – lapresse
Referendum Lettera come premier a quasi cinque milioni di italiani iscritti all'Aire per invitarli a votare Sì. Ma era a nome del partito, che l'ha anche pagata: "Scrive come segretario e non come premier". Però si presenta come "rappresentante" dell'Italia nel mondo. E a Gargani che ha chiesto gli elenchi per il comitato del No sono stati dati senza indirizzi
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 12 novembre 2016
L’equivoco, se di questo si tratta, lo ha alimentato la ministra Boschi. Rivolgendosi giovedì ai comitati per il Sì che hanno sede all’estero, ha annunciato una lettera agli elettori italiani nel mondo «del presidente del Consiglio, contemporaneamente, ma non insieme fisicamente altrimenti scatta la polemica, alla scheda elettorale» per il referendum. Il testo di questa lettera, che è ovviamente un elenco delle meraviglie della riforma costituzionale concluso dall’invito a votare Sì, è una conferma dell’equivoco, se ancora di equivoco si tratta. Perché Renzi scrive come «orgoglioso rappresentante del paese che tutti amiamo», cioè come presidente del Consiglio. Di fronte alle...