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Voto in bilico, nulla è scontato a Tehran

Voto in bilico, nulla è scontato a TehranIl leader supremo Khamenei alle precedenti elezioni

Presidenziali Che vinca il riformista Rohani o il conservatore Raisi cambia poco, dicono in molti. Ma se il presidente uscente Rohani vince al primo colpo senza andare al ballottaggio i falchi gliela faranno pagare

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 19 maggio 2017
Le elezioni iraniane riservano spesso sorprese. Nel 2005 davamo per scontata la vittoria di Rafsanjani e invece ad accaparrarsi la poltrona di presidente della repubblica islamica era stato Ahmadinejad. Era stato eletto e, quattro anni dopo, riconfermato. Complici i brogli che avevamo messo fuori gioco i leader del movimento verde d’opposizione che restano agli arresti domiciliari. Ora, a fronteggiarsi sono il moderato Hassan Rohani e il conservatore Ebrahim Raisi, un membro del clero con il turbante nero dei Seyed, i discendenti del profeta Maometto. Raisi è vicino al leader supremo che a marzo dello scorso anno lo aveva nominato custode...

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