Visioni
Wadada, la tromba contro il razzismo
«Cinque paesi in sei giorni di tour!», ci dice al termine del concerto Wadada Leo Smith, e ride compiaciuto come un atleta che ha realizzato un’impresa sportiva. «E ho settantun […]
Wadada Leo Smith con la sua tromba
«Cinque paesi in sei giorni di tour!», ci dice al termine del concerto Wadada Leo Smith, e ride compiaciuto come un atleta che ha realizzato un’impresa sportiva. «E ho settantun […]
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 18 giugno 2013
Marcello Lorrai NOVARA
«Cinque paesi in sei giorni di tour!», ci dice al termine del concerto Wadada Leo Smith, e ride compiaciuto come un atleta che ha realizzato un’impresa sportiva. «E ho settantun anni!», precisa divertito. Wadada ha il vento in poppa. È un maratoneta: e sulla distanza è arrivato, anche come riconoscimenti, in quelle posizioni di testa che artisticamente occupava fin dall’inizio. Nato nel ’41 nel Mississippi, cresce nel mondo del blues del Delta. È negli anni sessanta, paradossalmente mentre presta il servizio militare in Italia, che assiste ai suoi primi concerti di jazz. Ma poi a Chicago studia con Roscoe Mitchell...