Visioni
Wadada Leo Smith per Angelica, festa col gusto del rischio
Dal vivo Il trombettista statunitense in Italia dopo diversi anni, la rassegna di Bologna gli ha affidato un’intera sezione
Wadada Leo Smith durante i concerti ad Angelica – foto di Massimo Golfieri
Dal vivo Il trombettista statunitense in Italia dopo diversi anni, la rassegna di Bologna gli ha affidato un’intera sezione
Pubblicato più di un anno faEdizione del 10 maggio 2023
Marcello LorraiBOLOGNA
Quando nella seconda metà degli anni Settanta apparve per le prime volte in Italia, era giusto una decina d’anni che Leo Smith era entrato in contatto con la Aacm, la cruciale Associazione per la promozione dei musicisti creativi di Chicago, e che, dopo breve tempo (1968), aveva partecipato all’incisione di uno degli album fondanti dell’estetica post-free della scuola chicagoana, 3 compositions of new jazz di Anthony Braxton: ma in quella decina d’anni il trombettista si era già conquistato quello status di icona dell’improvvisazione che lo fece attendere con ansia dagli appassionati a Pisa e a Firenze.Da quei primi incontri col...