Internazionale
Wagner, l’illusoria panacea dei fallimenti europei in Sahel
Africa I mercenari russi fanno breccia nel cuore dei governi africani e di buona parte della popolazione, stanca di missioni internazionali che non affrontano i problemi alla radice. Così aprono la strada a Mosca e alla strategia di lungo periodo del Cremlino. In Burkina Faso avrebbero aiutato i golpisti, in Mali portato alla rottura con la Francia
Bangui, manifestanti riuniti davanti alla statua che celebra il ruolo dei mercenari russi e dell’esercito centrafricano nel paese – Carol Valade/Getty Images
Africa I mercenari russi fanno breccia nel cuore dei governi africani e di buona parte della popolazione, stanca di missioni internazionali che non affrontano i problemi alla radice. Così aprono la strada a Mosca e alla strategia di lungo periodo del Cremlino. In Burkina Faso avrebbero aiutato i golpisti, in Mali portato alla rottura con la Francia
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 marzo 2022
C’è un’altra partita, più silenziosa e forse per questo più infida, che si gioca da tempo tra Russia ed Europa. Su un fronte che è molto più caldo, almeno dal punto di vista climatico, di quello ucraino: quella partita si gioca molto più a sud, tra le sabbie africane del Sahara e del Sahel. Anche se Mosca non lo ammetterà mai, migliaia di mercenari del gruppo russo Wagner, una società privata di sicurezza e addestramento militare («compagnia militare privata») di proprietà dell’oligarca Evgeny Prigozhin, ex cuoco di Putin, sono presenti in Africa da molto tempo e sono molto preziosi nella...