Alias Domenica
Wagner, una musica capace di opporsi al suo ideologo
Orizzonti musicali Due saggi sul compositore tedesco: Giuseppe Di Giacomo mostra il felice naufragio del teorico nella sua ricerca dell’assoluto; Guido Paduano affronta la teatralizzazione della dialettica del potere
Tómas Tómasson nel ruolo di Amfortas in una scena del Parsifal di Richard Wagner, regia di Graham Vick, direzione di Omer Meir Wellber, Palermo, Teatro Massimo, febbraio 2020; – Franco Lannino
Orizzonti musicali Due saggi sul compositore tedesco: Giuseppe Di Giacomo mostra il felice naufragio del teorico nella sua ricerca dell’assoluto; Guido Paduano affronta la teatralizzazione della dialettica del potere
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 19 settembre 2021
Nel 1835, quando per la prima volta venne pubblicata l’Estetica di Hegel a partire dagli appunti presi dei suoi allievi, Wagner aveva alle spalle solo un’opera a cui in seguito non avrebbe dato grande peso, Le Fate (1834), messa in scena soltanto dopo la sua morte. Il fatto però che la musica e gli scritti di Wagner siano così intrisi di questioni filosofiche, e che la filosofia vi abbia dedicato nel tempo così tanta attenzione, si può ricondurre in gran parte a un celebre enunciato contenuto in quel libro: «l’arte, dal punto di vista della sua suprema destinazione, è e...