Visioni
Wallis Bird, la chitarra è una parte di me
Incontri L’artista irlandese racconta il suo nuovo album, Architect, miscela di rock potente, blues, funk e musica popolare del suo paese
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/12/26/27visdxaperturacms image 000060898
Incontri L’artista irlandese racconta il suo nuovo album, Architect, miscela di rock potente, blues, funk e musica popolare del suo paese
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 27 dicembre 2014
«La chitarra parla la mia lingua emotiva, mi trasmette il rumore e la quiete. Quando è fatta di buon legno è un corpo. Io mi addormento accanto a lei, la porto ovunque. Se si rompe, è come se io mi rompessi l’osso del collo. La sento fisicamente, è un tutt’uno con me all’altezza del bacino. Se sto male, suono la mia chitarra e guarisco». Così risponde Wallis Bird se le chiedi: «Cos’è la chitarra per te?». Avevamo incontrato Wallis qualche tempo fa, a El Barrio, locale scelto dalla trentaduenne irlandese, per una tappa del suo minitour in Italia. Al termine...