Visioni
«War Machine», nella testa dei militari Usa
Ai confini della realtà Il generale si chiama Glen McMahon e ha gli occhi azzurri di Brad Pitt, ma dietro all’inscrollabile sorriso, simbolo di una ancor più inscrollabile convinzione nel successo della missione afgana, […]
Ai confini della realtà Il generale si chiama Glen McMahon e ha gli occhi azzurri di Brad Pitt, ma dietro all’inscrollabile sorriso, simbolo di una ancor più inscrollabile convinzione nel successo della missione afgana, […]
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 3 giugno 2017
Il generale si chiama Glen McMahon e ha gli occhi azzurri di Brad Pitt, ma dietro all’inscrollabile sorriso, simbolo di una ancor più inscrollabile convinzione nel successo della missione afgana, è facile riconoscere Stanley A.McChrystal, il generale 4 stelle a capo delle forze militari Usa in Afghanistan tra il 2009 e il 2010, quando Obama lo licenziò in tronco. Gran parte della responsabilità della sua caduta in disgrazia è dovuta a un fantastico reportage apparso su Rolling Stone, The Runaway General, in cui McChrystal e i suoi luogotenenti deridevano, a beneficio di uno stupefatto giornalista embedded, il presidente e la...