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War on drugs? L’alternativa è già qui
Fuoriluogo La 26esima Conferenza Internazionale sulla Riduzione de Danno, che si è appena chiusa a Porto, ha levato una voce fortissima contro le politiche globali, a fronte di cifre, storie, immagini da tutto il mondo che dicono di una irrinunciabile urgenza di cambiamento
Fuoriluogo La 26esima Conferenza Internazionale sulla Riduzione de Danno, che si è appena chiusa a Porto, ha levato una voce fortissima contro le politiche globali, a fronte di cifre, storie, immagini da tutto il mondo che dicono di una irrinunciabile urgenza di cambiamento
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 8 maggio 2019
Per avere un’idea della 26esima Conferenza Internazionale sulla Riduzione de Danno (RdD) che si è appena chiusa a Porto, è utile leggere il documento siglato da 329 associazioni, in cui – non certo per la prima volta – il mondo della Riduzione del Danno (RdD) invoca una riforma radicale delle politiche globali, ma che per la prima volta dice senza mezzi termini che è colma la misura per quanto concerne il governo globale delle droghe: l’UnoDc non può più esserne il regista. Perché è una agenzia di lotta al crimine, e perché sotto la sua guida continua da decenni il...