Visioni
Wayne McGregor, il delirio dei corpi racconta il presente
A teatro Il grande coreografo rivisita alla Scala due titoli chiave dei balletti russi che ribattezza «AfteRite» e «LORE»
N. Manni e T. Andrijashenko in «LORE» – foto Brescia e Amisano/La Scala
A teatro Il grande coreografo rivisita alla Scala due titoli chiave dei balletti russi che ribattezza «AfteRite» e «LORE»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 2 luglio 2022
Francesca PedroniMILANO
Far precipitare i corpi dentro il ritmo selvaggio, primordiale de Le Sacre du Printemps di Igor’ Stravinskij, riversando nella danza la violenza e il dolore di un rito sacrificale legato ai drammi ambientali del nostro tempo; riscrivere con un linguaggio fisico multicentrico, sbalorditivo nel raccontarci l’oggi senza cadere nella didascalia, Les Noces, sempre di Stravinskij. È l’approccio travolgente con cui Wayne McGregor, coreografo inglese tra i maggiori del nostro tempo, direttore dall’anno scorso della Biennale Danza di Venezia (festival dal 22 luglio), rivisita fino al 7 luglio al Teatro alla Scala due titoli chiave dei Balletti Russi di Diaghilev: Le...