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Wayne Shorter, il sax infinito

Wayne Shorter, il sax infinitoLa copertina di «Wayning Moments», l'album di Wayne Shorter del 1962

Miti/Un ricordo del grande musicista jazz afroamericano. Dagli esordi con i Messengers di Art Blakey al quintetto di Miles Davis, i Weather Report e la lunga carriera solista

Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 marzo 2023
Forse è ancora troppo presto per comprendere e valutare la grandezza artistica di Wayne Shorter che resta tra i maggiori solisti, compositori, bandleader, in rapporto soprattutto a una continuità artistico-lavorativa che – impressa fra il 1958 e il 2018 – comprende pochi uguali nell’ambito delle sonorità contemporanee, al di là di etichette o inquadramenti. Nato a Newark, New Jersey, il 25 agosto 1933 e morto a Los Angeles il 2 marzo scorso, a differenza di quasi tutti i suoi colleghi, il timido riservato afroamericano non inizia giovanissimo la professione: solo dopo gli studi regolari e il servizio militare, grazie all’amicizia...

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