La cittadinanza europea, istituita nel 1992, sembra ai più un artificio retorico senza nessuna presa sulla vita di tutti i giorni. Alla meglio, rappresenta un nobile ideale. Un libro in […]

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 marzo 2014
La cittadinanza europea, istituita nel 1992, sembra ai più un artificio retorico senza nessuna presa sulla vita di tutti i giorni. Alla meglio, rappresenta un nobile ideale. Un libro in uscita in Francia sostiene invece che l’insieme di diritti e di politiche legati a quest’istituzione hanno effetti concreti e una natura politica. Infatti essa, incoraggiando la mobilità delle persone, dei servizi e dei capitali, produce uno spazio territoriale che ricompone, a partire dalla materialità del lavoro, gli spazi nazionali, intesi sia come spazi giuridici che geografici. L’Europa è dunque un processo di ridefinizione dello spazio e dei contorni stessi del...

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