Internazionale
WeChat porta sulla Cina
Applicazioni e mercati Il «social» diventa «store». La app usata ogni giorno da 760 milioni di persone lancia la sfida a Apple e Google. Perché oggi su mobile è più importante poter acquistare che condividere
Applicazioni e mercati Il «social» diventa «store». La app usata ogni giorno da 760 milioni di persone lancia la sfida a Apple e Google. Perché oggi su mobile è più importante poter acquistare che condividere
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 10 febbraio 2017
Prima c’era QQ, poi c’è stato Weibo. Ma tutto è stato spazzato via da WeChat (in cinese Weixin, «micromessaggi»), solitamente definita – in modo decisamente riduttivo – la WhatsApp cinese. Ma è una semplificazione che non rende giustizia a un’applicazione che se in Cina è ormai usata da chiunque, in Europa cerca un’altra strada, all’interno però di una visione molto diversa, perfino filosoficamente, dalle logiche occidentali. A chi sta per andare in Cina, di solito si dice: «Devi scaricarti WeChat». In Cina ormai si fa tutto con WeChat; si tratta di un’applicazione che costituisce un mondo che risulta essere molto...