Cultura
Weizman, il metodo rigoroso della controinchiesta
SCAFFALE A proposito del volume «Architettura forense. La manipolazione delle immagini nelle guerre contemporanee». Il libro (per Meltemi), come in un diario di bordo, documenta l’attività di Forensic Architecture
«Forensic Architecture» alla Biennale di Venezia del 2016
SCAFFALE A proposito del volume «Architettura forense. La manipolazione delle immagini nelle guerre contemporanee». Il libro (per Meltemi), come in un diario di bordo, documenta l’attività di Forensic Architecture
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 maggio 2022
Nel 2007 usciva Hollow Land di Eyal Weizman, tradotto un paio di anni dopo in Italia da Bruno Mondadori con il titolo di Architettura dell’occupazione e oggi riproposto negli «Oscar storia», con un titolo diverso, Spaziocidio. Israele e l’architettura come strumento di controllo (Mondadori, pp. 348, euro 14). Il libro affrontava il tema dell’occupazione israeliana della Palestina attraverso un approccio innovativo, incentrato sull’analisi puntuale dell’uso, da parte israeliana, di una serie di saperi e tecniche, dall’archeologia all’architettura, dall’ingegneria idraulica all’urbanistica per aggredire strategicamente uno spazio inteso in senso non solo quantitativo ma anche qualitativo. AL CONTEMPO, si cercava di evidenziare...