Lavoro
Welfare, gli operatori sociali contro la giungla di precarietà e appalti
Il caso Vivono di lavoro povero, bassi salari e alta precarietà. Operano nei servizi sociali dello Stato e degli enti locali, soprattutto nelle scuole. Svolgono mansioni importanti e sono invisibili. Oggi protestano e scioperano con i sindacati di base. Chiedono l'internalizzazione dei servizi nel "pubblico", diritti e tutele per chi assiste e cura i più fragili
La protesta degli operatori sociali a Roma – Clap
Il caso Vivono di lavoro povero, bassi salari e alta precarietà. Operano nei servizi sociali dello Stato e degli enti locali, soprattutto nelle scuole. Svolgono mansioni importanti e sono invisibili. Oggi protestano e scioperano con i sindacati di base. Chiedono l'internalizzazione dei servizi nel "pubblico", diritti e tutele per chi assiste e cura i più fragili
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 11 aprile 2024
Il Welfare, una giungla di appalti, gestiti dall’amministrazione con le stesse tecniche dell’edilizia e delle grandi infrastrutture. Lavoratori trattati come merci da pagare sempre di meno in gare a chi offre il prezzo più basso. Questo è il mondo degli operatori precari nei servizi sociali. Cucinano, curano e assistono anziani e persone con disabilità, gestiscono asili nido e centri di aggregazione, puliscono scuole e uffici pubblici, coadiuvano gli insegnanti di sostegno nell’assistenza degli alunni che hanno difficoltà a seguire le lezioni, fanno il doposcuola . E tanto altro. Molto si è parlato in questi anni di lavoro di cura. I...