Visioni
Wes Anderson, tutti i colori della nostalgia
Intervista Il regista texano parla del suo nuovo film Grand Budapest Hotel, del rapporto con gli attori e sulle tecniche usate per le riprese
Una scena del film, sotto il regista Wes Anderson
Intervista Il regista texano parla del suo nuovo film Grand Budapest Hotel, del rapporto con gli attori e sulle tecniche usate per le riprese
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 20 aprile 2014
Luca CeladaLOS ANGELES
In Grand Budapest Hotel il regista texano prosegue il percorso artistico che definisce la sua opera. Budapest ripropone l’artificio formale, da sempre cifra stilistica dei suoi film, e la romantica tristezza dei suoi mondi. Quello di Anderson è cinema come modellismo, miniature meticolosamente popolate di personaggi affidati ad una lista di collaboratori storici fra cui Owen Wilson, Bill Murray, Jason Schwartzman, Adrien Brody, Ed Norton e Willem Dafoe – tutti nuovamente presenti in questo film. Quasi una «compagnia stabile» che Anderson ha riunito nella cittadina tedesco-orientale di Görlitz, sul confine polacco, in un vero vecchio albergo del centro (mentre quello...