Alias
William Parker, irriducibile free
Jazz Track Il New York Times lo ha definito un «musicista irriducibile». Il contrabbassista William Parker ha compiuto lo scorso gennaio settantanni dei quali cinquanta passati a suonare jazz, o meglio free […]
Jazz Track Il New York Times lo ha definito un «musicista irriducibile». Il contrabbassista William Parker ha compiuto lo scorso gennaio settantanni dei quali cinquanta passati a suonare jazz, o meglio free […]
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 maggio 2022
Il New York Times lo ha definito un «musicista irriducibile». Il contrabbassista William Parker ha compiuto lo scorso gennaio settantanni dei quali cinquanta passati a suonare jazz, o meglio free jazz o musica creativa come viene denominata quella corrente che fu originata dalle incisioni di Cecil Taylor e Ornette Coleman sul finire degli anni Cinquanta. Nato e cresciuto nel Bronx, ovverosia uno dei più poveri e pericolosi quartieri di New York, Parker ha mosso i suoi primi passi nell’ambiente dei Loft degli anni Settanta, quando la città pullulava di questi spazi autogestiti dove si sperimentavano musiche che fondevano tutta la...