Visioni
Woolf Works, la danza delle parole genera bellezza
A teatro Il capolavoro del coreografo Wayne McGregor torna al Covent Garden in un nuovo allestimento con Alessandra Ferri. La voce di Virginia Woolf, una registrazione del 1937, apre lo spettacolo costruito su tre romanzi della scrittrice
Alessandra Ferri e Francesca Heayward – foto di Tristam Kenton
A teatro Il capolavoro del coreografo Wayne McGregor torna al Covent Garden in un nuovo allestimento con Alessandra Ferri. La voce di Virginia Woolf, una registrazione del 1937, apre lo spettacolo costruito su tre romanzi della scrittrice
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 25 febbraio 2017
Francesca PedroniLONDRA
«…How can we combine the old words in new orders so they survive, so they create beauty, so that they tell the truth? That is the question.» (Come possiamo combinare le vecchie parole in nuovi ordini così che sopravvivano, così che creino bellezza, così che dicano la verità? Questo è il punto.) È la voce di Virginia Woolf, nell’unica registrazione esistente del 1937 per un programma radiofonico della BBC, ad aprire Woolf Works, capolavoro del coreografo Wayne McGregor nato per Alessandra Ferri e il Royal Ballet di Londra due anni fa, musica originale di Max Richter, tornato in scena al...