Internazionale
Xi chiama, Macao risponde. Junket al capolinea
Cina Nella capitale mondiale del gioco d’azzardo, gli intermediari che portano ai tavoli dei casinò i ricchi cinesi sono nel mirino del Pcc. Una serie di arresti ha gettato il business nel caos
Macao, la Bank of China Ltd. e il Casino Grand Lisboa – Getty Images
Cina Nella capitale mondiale del gioco d’azzardo, gli intermediari che portano ai tavoli dei casinò i ricchi cinesi sono nel mirino del Pcc. Una serie di arresti ha gettato il business nel caos
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 11 febbraio 2022
Macao, capitale mondiale del gioco d’azzardo. Almeno fino a qualche giorno fa. Nelle ultime settimane, infatti, una serie di arresti di potenti junkets, gli intermediari che portano ai tavoli dei casinò ricchi cinesi e che fino a poco tempo costituivano le maggiori entrate per le sale da gioco, ha messo in difficoltà un business che sembrava non avere limiti. Le entrate sono diminuite drasticamente: prima ci ha pensato il Covid, poi ha finito il lavoro la campagna lanciata dalla Cina contro i junket. IL PRIMO ARRESTO importante, qualche settimana fa, è stato quello di Alvin Chau, classe 1974, considerato il...