Alias Domenica

La musica al di là del senso

Grandi interpreti Non sbarazzandosi delle convenzioni ereditate bensì esaltandole, Beethoven potenzia la sua forza espressiva: questa la tesi del musicologo americano nel nuovo capitolo del suo «Lo stile classico»

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 22 dicembre 2013
Tutto cominciò dalla copertina di un disco. Nel 1960 Charles Rosen aveva registrato varie musiche di Chopin, ma era rimasto infastidito dalle note di accompagnamento che avrebbero dovuto comparire sulla busta. Lo stile della critica musicale di allora infatti era dominato da un’estetica di stampo idealistico, in cui abbondavano le allegorie poetiche e le espressioni insulse come «l’inebriante e sconvolgente profumo dei fiori», usata dall’incauto estensore delle note per descrivere il Notturno in si bemolle maggiore op. 62 n.1, uno degli ultimi scritti da Chopin, alla vigilia della penosa rottura con George Sand. Rosen gettò alle ortiche la copertina e...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi