Alias Domenica

Yan Pei-Ming, storia e storie in una cucina infernale

Firenze Pittura furente, scarmigliata, in debito con l’Espressionismo astratto: un grido monocromatico. Dai grandi eventi agli affetti privati, il pittore di Shangai «dipinge come se facesse la guerra»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 3 agosto 2023
Che a Yan Pei-Ming interessi l’uomo è cosa nota, e basta dare una scorsa alle teste e figure, ritratti non ritratti, con cui si è cimentato sin quasi dall’inizio della sua ricerca, addomesticando quella sua pittura furente e scarmigliata nell’apparizione del volto dolente e inafferrabile dell’umanità stessa, oltre i pretesti ritrattistici di volta in volta costituiti dal padre, dalla figura di Mao, dai cento e otto briganti del Shuihu Zhuàn, o da chissà quale altro feticcio. Tale attenzione all’uomo, naturalmente, conduce il pittore a indagarne le azioni, ovvero la storia, ed è questa direzione di ricerca a informare la mostra...

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