Cultura
Yan Thomas contro la gabbia della proprietà privata
Tempi presenti La pubblicazione da parte di Quodlibet de «il valore delle cose» di Yan Thomas copre finalmente una lacuna su un’opera filosofica che a partire dall’analisi del diritto romano offre molti elementi nella comprensione della genesi teorica dell’individuo proprietario
Milano, un’opera di Igor Mitoraj – reuters
Tempi presenti La pubblicazione da parte di Quodlibet de «il valore delle cose» di Yan Thomas copre finalmente una lacuna su un’opera filosofica che a partire dall’analisi del diritto romano offre molti elementi nella comprensione della genesi teorica dell’individuo proprietario
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 giugno 2015
Yan Thomas è stato un brillante e innovativo storico del diritto romano, docente all’Ehess di Parigi, prematuramente scomparso nel 2007. La pubblicazione di Il valore delle cose (quodlibet, pp. 98, euro 12), a cura di Michele Spanò, con prefazione di Giorgio Agamben, si presenta come una preziosa occasione per prendere contatto con l’opera di questo anomalo romanista. L’itinerario di ricerca di Yan Thomas, infatti, per la ricchezza di spunti che dispensa si presta a suscitare un interesse che vada oltre la ristretta cerchia dei cultori di cose storico-giuridiche. Tutto ciò non certo per gusto dell’eclettismo o per quell’immancabile sollecitazione all’interdisciplinarità...