Visioni

Yannick Bellon, la cineasta che sapeva cogliere il femminile

Yannick Bellon, la cineasta che sapeva cogliere il femminileA destra, Yannick Bellon

Cinema Scomparsa a Parigi a 95 anni, aveva vinto nel 1948 il Leone d’oro a Venezia con «Goémons». Da «L’amour violé» a «La femme de Jean»nei suoi film metteva al centro le donne

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 giugno 2019
Nel 1948 con Goémons, il suo film d’esordio, Yannick Bellon aveva vinto il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia per il miglior documentario, a quel racconto di vite al lavoro, aspre, in lotta col raccolto delle alghe nere sull’isola bretone di Béniguet, la regista allora ventiquattrenne aveva dedicato tre anni filmando tra il 1945 e il 1947 la coppia protagonista e il loro figlioletto. Nelle sue immagini coglieva i gesti quotidiani, la fatica, i pasti in comune, la miseria, la tristezza di quelle esistenze che strideva con la bellezza del paesaggio. E il documentario è la forma che...

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