Cultura
Yanomami, l’identità a rischio nelle foto di Claudia Andujar
In mostra Alla Fondation Cartier di Parigi fino al 10 maggio. L’artista di origine svizzera documenta e condivide dagli anni Settanta le lotte del popolo amerindiano. Oggi resistono in 35 mila, minacciati dalle politiche di Bolsonaro e dai cercatori d’oro
Claudia Andujar, The young Susi Korihana thëri swimming, Catrimani, Roraima, 1972-74
In mostra Alla Fondation Cartier di Parigi fino al 10 maggio. L’artista di origine svizzera documenta e condivide dagli anni Settanta le lotte del popolo amerindiano. Oggi resistono in 35 mila, minacciati dalle politiche di Bolsonaro e dai cercatori d’oro
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 14 febbraio 2020
Davi Kopenawa, portavoce della popolazione amerindiana Yanomami, venuto a Parigi per l’inaugurazione della mostra della fotografa Claudia Andujar alla Fondation Cartier (fino al 10 maggio), mette in guardia: «i bianchi distruggono l’Amazzonia perché non sanno sognare. Se potessero sentire, come noi, parole diverse da quelle delle merci, saprebbero mostrarsi meno ostili nei nostri confronti. Noi conosciamo i pericoli, sappiamo interpretare i segnali. I capitalisti, i politici e i grandi uomini d’affari vogliono strappare tutte le radici della terra, non possono immaginare che a forza di estrarre tutti i minerali faranno cadere il cielo. Bolsonaro fa molto rumore, abbaia come un...