Alias Domenica
Yves Klein: non opere ma gesti, non colori, formule
«Yves il provocatore»: da Johan & Levi Klein nella biografia di McEvilley Rosacroce e judo, i monocromi metafisici, il vuoto, il Regno dell’Impossibile... Nella breve parabola di Klein opera e vita sono indistinguibili
Un ritratto fotografico di Yves Klein
«Yves il provocatore»: da Johan & Levi Klein nella biografia di McEvilley Rosacroce e judo, i monocromi metafisici, il vuoto, il Regno dell’Impossibile... Nella breve parabola di Klein opera e vita sono indistinguibili
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 29 marzo 2015
Pochi artisti più di Yves Klein, scomparso a soli trentaquattro anni (1928-’62), possono vantare un’influenza così profonda sulle pratiche artistiche degli anni sessanta e settanta. «La monocromia, l’antipittura, lo spostamento dell’attenzione sulla scultura e sull’installazione, la smaterializzazione dell’arte, il rifiuto dell’illusione, l’inclusione degli objets trouvés e dei nuovi media, la Body Art, la Land Art, l’Arte Concettuale e la Performance», così ricapitola Thomas McEvilley in una documentata biografia ora tradotta in italiano (Yves il provocatore Yves Klein e l’arte del Ventesimo secolo, traduzione di Irene Inserra e Marcella Mancini, Johan & Levi, pp. 252, euro 25,00). Eppure pochi artisti più di...