Internazionale
Zaatari, l’esodo siriano lungo la valle del Giordano
Giordania 130mila persone in fuga dalla Siria, sono finite in questa prigione a cielo aperto. Il campo, amministrato con il supporto dell’Onu, è presidiato dai militari giordani e circondato da trincee e torri di guardia
Zaatari, frontiera giordano-siriana, scene di «vita» dei profughi siriani – Reuters
Giordania 130mila persone in fuga dalla Siria, sono finite in questa prigione a cielo aperto. Il campo, amministrato con il supporto dell’Onu, è presidiato dai militari giordani e circondato da trincee e torri di guardia
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 19 febbraio 2014
Massimo Annibale RossiZAATARI (CONFINE SIRIANO-GIORDANO)
Vivono in campi da una cinquantina di famiglie ciascuno, disseminati tra la frontiera siriana e la valle del Giordano. Fuggono da un paese che non esiste più, da un conflitto cristallizzato in una guerra di posizione. Sono di Daraa, As Sawaida, Damasco. Raccontano di rappresaglie, territori infinitamente contesi, puzzo di cadaveri e terra bruciata. La gente di questa parte del mondo ha negli occhi l’amaro destino dei palestinesi del 1948: vagare senza patria o essere rinchiusi a vita in un campo. Hanno lasciato i villaggi quando erano allo stremo. I siriani in Giordania non posseggono il privilegio d’esser profughi e...