Alias Domenica
Zabolockij, il giorno in cui un aratro prese la parola
Scrittori russi Lo sconquasso della industrializzazione e della collettivizzazione delle terre, nella forma di un dialogo che risente del teatro sperimentale e della filosofia: «Il trionfo dell’agricoltura», Del Vecchio
Igor Grabar, «Una sera di maggio», 1905
Scrittori russi Lo sconquasso della industrializzazione e della collettivizzazione delle terre, nella forma di un dialogo che risente del teatro sperimentale e della filosofia: «Il trionfo dell’agricoltura», Del Vecchio
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 10 ottobre 2021
Nel 1957 una folta delegazione di scrittori sovietici guidata dal famigerato segretario Aleksej Surkov visitò l’Italia, e l’insistente richiesta di Angelo Maria Ripellino ottenne che alla delegazione fosse aggregato anche il poeta Nikolaj Zabolockij, che lo slavista italiano aveva già tradotto considerandolo uno dei più importanti poeti del suo tempo. Zabolockij, che si affermò negli anni Venti accanto a Daniil Charms e Aleksandr Vvedenskij nell’ultimo gruppo letterario d’avanguardia, gli Oberiuty, aveva pubblicato nel 1929 il volumetto Colonne di piombo, una splendida raccolta di vivaci poesie ironiche e sperimentali, che ci sarebbe poi stata proposta da Vittorio Strada nel 1962. Malgrado...