Alias Domenica
Zagajewski il cacciatore di nostalgie
Nouvelle vague polacca Una permanente condizione di «pellegrino» attraversa vita e opera di Adam Zagajewski: i nuovi versi e le poesie scelte, nello «Specchio»
Da Decalogo 1 di Krzysztof Kieslowski, 1988; in piccolo, Adam Zagajewski
Nouvelle vague polacca Una permanente condizione di «pellegrino» attraversa vita e opera di Adam Zagajewski: i nuovi versi e le poesie scelte, nello «Specchio»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 18 ottobre 2020
«Nell’ottobre del 1945 il nostro quartetto – vale a dire i miei genitori, mia sorella e il sottoscritto – intraprese un viaggio di due settimane da Leopoli a Gliwice. Le tombe di famiglia rimasero all’Est. I nostri penati devono aver esitato non poco prima di risolversi ad accompagnarci in quell’incerta spedizione su un carro merci. Erano spiriti di notai, insegnanti, medici, nobilotti disarcionati dal destino che avevano condotto esistenze spesso incerte, mangiando il pane altrui». È questo l’evento fatale che imprime un segno indelebile sull’esistenza di Adam Zagajewski, il poeta polacco che – nato allora da pochi mesi, nel giugno...