Alias Domenica
Zambra, immaginarie attività d’impiego per lirici mancati
Scrittori cileni Immersi in un malinconico nichilismo non privo di comicità, i protagonisti di «Poeta cileno» riecheggiano da lontano i «Detective Selvaggi» di Bolaño: Sellerio
Claudio Bravo, «Natura morta»
Scrittori cileni Immersi in un malinconico nichilismo non privo di comicità, i protagonisti di «Poeta cileno» riecheggiano da lontano i «Detective Selvaggi» di Bolaño: Sellerio
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 luglio 2021
Qualche anno fa l’ancora giovane scrittore cileno Alejandro Zambra se ne andò dal suo paese per iniziare una nuova vita nelle intemperie della grande metropoli latinoamericana, Città del Messico, luogo dell’anima del suo maestro Roberto Bolaño. In Cile, Zambra si era conquistato uno spazio protetto in quanto promessa delle lettere nazionali e poi come columnist culturale. Scriveva poesie e romanzi brevissimi – schermaglie, avrebbe detto il suo maestro – che facevano però parlare di un autore emergente nella letteratura in lingua castigliana, in questo aiutato dalla spinta della casa editrice barcellonese Anagrama, indispensabile sigillo del successo internazionale. Presa la dovuta...