Visioni
Zehra Dogan, fumetti dal carcere
Incontri In una graphic novel «Prigione N. 5» l’odissea dell’artista, attivista e giornalista curda
Zehra Dogan
Incontri In una graphic novel «Prigione N. 5» l’odissea dell’artista, attivista e giornalista curda
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 7 maggio 2021
Due anni, nove mesi e ventidue giorni di reclusione. Il prezzo da pagare per un Tweet sotto il regime «democratico» di Tayyip Erdogan. Ma anche l’occasione per raccontare la vita nelle galere turche. Zehra Dogan l’ha fatto nel suo Prigione N. 5, romanzo grafico edito da BeccoGiallo che alza l’asticella del «graphic journalism» oltre ogni portata attraverso la sua prospettiva unica. Dogan, però, minimizza: «M’interessano tutte le tecniche artistiche e di volta in volta scelgo il mezzo più consono al momento e alle mie capacità. Ma non riesco a pensare a me stessa come a un’autrice di romanzi grafici. Ho...