Zeri-Longhi, la sala macchine della connoisseurship
Dalla fototeca Zeri: Maestro di San Giovanni da Capestrano, "San Bernardino da Siena", Roma, Santa Chiara in Vitellia (già Roma, San Bernardino da Siena in Panisperna)
Alias Domenica

Zeri-Longhi, la sala macchine della connoisseurship

Federico Zeri, Roberto Longhi, "Lettere (1946-1965)", a cura di Mauro Natale, Silvana Editoriale «Conoscere la pittura italiana fin dove è umanamente possibile»... Una stagione irripetibile della storia dell'arte nel dialogo Firenze-Roma fra Roberto Longhi e il suo «quasi allievo» Federico Zeri: dialogo che è anche un prodigioso incontro-scontro di personalità
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 giugno 2022
La lettera più bella che Roberto Longhi abbia scritto a Federico Zeri è datata 12 agosto 1946, e riguarda il terreno impervio che divide i dipinti e le parole: «bisogna cercare che l’avventura interlocutoria tra noi e l’opera sia più stretta, più accostante che si può», poiché «un’osservazione sentita, penetrante, comprensiva (…) continuerà a vivere accanto all’opera; che dico, fusa con l’opera stessa». A quella data Longhi era professore a Bologna, e per la storia dell’arte già non aveva bisogno di presentazioni. Zeri si era laureato con Pietro Toesca, era appena entrato nei ranghi della Soprintendenza alle Gallerie di Roma,...

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