Visioni
Ziad Doueiri, il dramma giudiziario nato da un litigio
Intervista Il regista libanese parla del suo «L’insulto», nei cinema dal 6 dicembre e Coppa Volpi al miglior attore a Venezia
Intervista Il regista libanese parla del suo «L’insulto», nei cinema dal 6 dicembre e Coppa Volpi al miglior attore a Venezia
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 2 dicembre 2017
Giovanna BrancaROMA
Come accade ai protagonisti del suo ultimo film L’insulto, il regista libanese Ziad Doueiri – e il suo lavoro – è stato al centro di un’escalation di proteste, incomprensioni, reciproci pregiudizi. Passato in concorso a Venezia, L’insulto ha vinto la Coppa Volpi al miglior interprete maschile, la prima per un attore arabo: Kamel El Basha, che nel film interpreta un capo cantiere palestinese che vive in un campo profughi di Beirut, e per riparare una grondaia litiga con Toni – libanese cristiano. Un’animosità che sfocia in una battaglia giudiziaria e riaccende così nella popolazione i rancori mai sopiti della guerra...