Visioni

Zicmuse ovvero Satie 2.0

Zicmuse ovvero Satie 2.0Mc Cloud Zicmuse

Note sparse Cinquanta tracce dalla durata brevissima, per un progetto curioso opera dell'atista americano. Un genio folle dalla grande ironia

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 8 novembre 2017
Se Erik Satie, eccentrico compositore di inizi ’900, fosse vissuto ai tempi nostri, si sarebbe chiamato McCloud Zicmuse; sarebbe nato a Olympia, negli States, e sarebbe emigrato a Bruxelles. Lì, dopo esperienze in solitaria, avrebbe creato una variegata e mutante cooperativa di musicisti, cui avrebbe dato il nome di Ton Mité. Il parallelo non sembri azzardato, perché Zicmuse è un genio folle; come Satie ama sorridere di quello che mette sullo spartito. Già il titolo, Passé composé futur conditionel, lascia infatti presagire cose decisamente insolite. E infatti l’album consiste in cinquanta tracce la cui durata va da un minimo di undici...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi