Internazionale
58 morti di gas in Siria: il mondo riscopre la guerra
Medio Oriente Ignorati gli attacchi qaedisti dell'ultimo mese, la comunità internazionale unita contro Assad. Che, insieme alla Russia, nega. Erdogan chiama Putin: «attacco disumano», negoziato a rischio. Ma il dialogo non c’è: l’Esercito Libero annuncia un nuovo fronte contro il governo con l’appoggio turco
Un ferito dell’attacco a Idlib respira con una maschera ad ossigeno – Reuters
Medio Oriente Ignorati gli attacchi qaedisti dell'ultimo mese, la comunità internazionale unita contro Assad. Che, insieme alla Russia, nega. Erdogan chiama Putin: «attacco disumano», negoziato a rischio. Ma il dialogo non c’è: l’Esercito Libero annuncia un nuovo fronte contro il governo con l’appoggio turco
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 5 aprile 2017
La cittadina di Khan Sheikhoun è riuscita dove gli attacchi qaedisti a Damasco delle ultime settimane avevano fallito: riaccendere l’attenzione internazionale sulla Siria, spenta a dicembre dopo lo sdegno globale per la brutale battaglia di Aleppo. Eppure la guerra siriana non è mai finita. Ieri a ricordarlo sono stati i 58 morti (11 bambini) della provincia di Idlib, secondo fonti locali provocati da gas tossico ancora non identificato. Immediata è stata la levata di scudi contro il governo di Damasco, che ieri ha «categoricamente negato» in un comunicato dell’esercito di aver usato armi chimiche, «oggi e in passato». Le forze...