Internazionale
60 anni dopo, ancora odio: strage razzista a Jacksonville
Stati Uniti Alla vigilia dell’anniversario di «I have a dream», un suprematista bianco uccide tre neri. Svastiche sul fucile d’assalto. Dito puntato sul governatore della Florida, De Santis
Jacksonville, un memoriale improvvisato per le vittime della sparatoria suprematista di domenica – Epa/Cristobal Herrera-Ulashkevich
Stati Uniti Alla vigilia dell’anniversario di «I have a dream», un suprematista bianco uccide tre neri. Svastiche sul fucile d’assalto. Dito puntato sul governatore della Florida, De Santis
Pubblicato circa un anno faEdizione del 29 agosto 2023
Marina CatucciNEW YORK
L’ultima sparatoria di massa statunitense è avvenuta a Jacksonville, in Florida, alle 14 di sabato, giorno del quinto anniversario di un’altra strage avvenuta nella stessa città e giorno del 60° anniversario del discorso di Martin Luther King, «I have a dream», con migliaia di persone a Washington ad ascoltare nel 1963 quel sogno di eguaglianza razziale e diritti civili. Mentre nella capitale il reverendo e attivista Al Sharpton ricordava i principi di Mlk, in un negozio della catena Dollar General, in un quartiere a maggioranza afroamericana di Jacksonville, vicino alla Edward Waters University, una piccola università storicamente frequentata da neri,...