Europa

A Budapest c’è l’arcobaleno, nonostante Orbán

A Budapest c’è l’arcobaleno, nonostante OrbánIl Pride di Budapest dello scorso anno

Ungheria Si conclude oggi il Pride festival, salutato con la bandiera Lgbti sul palazzo del Comune. Un’iniziativa del sindaco Karácsony imitata in molti dei 23 distretti in cui è suddivisa la metropoli, ma funestata dalle incursioni vandaliche degli ultranazionalisti

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 agosto 2020
A Budapest una bandiera arcobaleno ha sventolato, per la prima volta, sulla facciata del palazzo comunale. Un’iniziativa del sindaco Gergely Karácsony, esponente del partito ecologista di centro-sinistra Párbeszéd Magyarországért, che è stata imitata, nelle sedi municipali di loro pertinenza, da sindache e sindaci di molti dei 23 distretti, in cui è suddivisa la metropoli ungherese. E così, mentre il 20 agosto, festa nazionale di santo Stefano I, considerato il fondatore dello Stato d’Ungheria, il primo ministro Viktor Orbán tuonava contro un’Europa occidentale che, rinunciando alle sue radici cristiane, «sperimenta un mondo senza Dio, famiglie arcobaleno e migrazioni», il simbolo della...

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