Italia
A Lampedusa per rompere il confine
Da domani a domenica nell’isola degli sbarchi e delle migliaia di morti in mare decine di gruppi e associazioni italiane ed europee si incontrano per ridisegnare una nuova geografia dei diritti dei migranti
Un migrante salta tra due barconi
Da domani a domenica nell’isola degli sbarchi e delle migliaia di morti in mare decine di gruppi e associazioni italiane ed europee si incontrano per ridisegnare una nuova geografia dei diritti dei migranti
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 30 gennaio 2014
Riccardo BottazzoLAMPEDUSA
Quanta gente è passata da Lampedusa in questi anni. Tanti turisti, tanti migranti, ma anche tanti personaggi indesiderati, seguiti da scorte e da giornalisti, pronti a versare lacrime davanti alle telecamere e a dispensare promesse mai mantenute. Ma questa volta no. Questa volta Lampedusa sarà il centro di un’altra storia. È gennaio e sono arrivati in tanti, giovani e meno giovani, donne e uomini. Hanno scelto di incontrarsi qui perché, nonostante la strage del 3 ottobre, l’Europa non ha smesso di investire miliardi nella politica del confine. Sullo sfondo, una vera e propria geografia della morte, disegnata con il denaro...