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A Latina il mondo di sopra del caporalato

Una gerarchia chiara e consolidata, dall’ultimo anello della catena – i braccianti migranti sfruttati – fino ai colletti bianchi dell’Ispettorato del lavoro e del sindacato. Pezzi deviati dello Stato, che […]

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 18 gennaio 2019
Una gerarchia chiara e consolidata, dall’ultimo anello della catena – i braccianti migranti sfruttati – fino ai colletti bianchi dell’Ispettorato del lavoro e del sindacato. Pezzi deviati dello Stato, che agiscono per i loro interessi a discapito dei diritti e la dignità di centinaia di braccianti. A Latina e dintorni, come ha confermato l’operazione dello Sco della Polizia condotta dalla Questura di Latina e della Procura della Repubblica, la macchina era ben oliata e funzionava perfettamente: almeno 500 persone reclutate e portate a lavorare nei campi con l’ausilio di autisti e capisquadra romeni. Una finta cooperativa agricola, Agriamici, faceva da...

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