Cultura
A Scampia non si vive solo malamente
EverTeen Raffaele Sivolella, nel libro «Inferno e paradiso» edito dalle Edizioni Progetto Cultura, raccoglie le testimonianze scritte in forma di diario di sedici ragazzi e ragazze, che vivono in quel quartiere di Napoli
EverTeen Raffaele Sivolella, nel libro «Inferno e paradiso» edito dalle Edizioni Progetto Cultura, raccoglie le testimonianze scritte in forma di diario di sedici ragazzi e ragazze, che vivono in quel quartiere di Napoli
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 28 maggio 2016
Gli occhi di chi non ci abita non possono vedere bene. Rischiano la miopia, gli sguardi obliqui, la messa a fuoco dell’inquadratura sbagliata. Perché a Scampia, dicono i ragazzi che lì passano la loro infanzia e adolescenza, c’è ’o bbuono e o’ malamente. Non tutto quel che accade in quel microcosmo ad alta densità umana rimanda a una discarica sociale. Certo, c’è qualcuno che, come Raffaele, si sveglia ogni mattina chiedendosi «Quanti ne uccideranno oggi?». E non è un ritornello da sfaccendato, né una domanda retorica: è un interrogativo vero, perché qualsiasi giornata di Scampia può cominciare con il sole...