Visioni
Abel Ferrara: «La mia realtà ai tempi del lockdown»
Venezia 77 Abel Ferrara parla del suo nuovo film, «Sportin' life», presentato in concorso: «Trump è una sorta di personaggio shakespeariano che impone a tutti noi di prendere posizione»
Abel Ferrara – foto La Presse
Venezia 77 Abel Ferrara parla del suo nuovo film, «Sportin' life», presentato in concorso: «Trump è una sorta di personaggio shakespeariano che impone a tutti noi di prendere posizione»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 6 settembre 2020
Giovanna BrancaVENEZIA
«La necessità è la madre dell’invenzione» dice Abel Ferrara di Sportin’ Life, il suo nuovo film proposto a Venezia fuori concorso – la Mostra gli ha conferito ieri anche il Premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker – e nato come «un documentario sul processo di girare un documentario» come scherza lo stesso Ferrara nel film, rispondendo alle domande dei giornalisti che a Berlino, lo scorso febbraio, lo intervistavano sul suo Syberia, presentato dal regista insieme al protagonista e amico Willem Dafoe in concorso alla Berlinale. Ma i giorni della Berlinale sono anche gli ultimi della «normalità», pure se la preoccupazione...