Internazionale
Aborto clandestino, il business che uccide le donne
Bolivia Ogni giorno due vittime, 185 le interruzioni di gravidanza, illegali per la legge boliviana. Crescono gli affari per le cliniche private ma i costi sono proibitivi: in tante sono costrette a rivolgersi a semplici consultori, in condizioni di sicurezza precarie
Un murales nella sede di Mujeres Creando, La Paz
Bolivia Ogni giorno due vittime, 185 le interruzioni di gravidanza, illegali per la legge boliviana. Crescono gli affari per le cliniche private ma i costi sono proibitivi: in tante sono costrette a rivolgersi a semplici consultori, in condizioni di sicurezza precarie
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 31 maggio 2019
Bolivia, 1973. Durante la dittatura di Hugo Banzer Suárez viene per la prima volta regolamenta la pratica dell’aborto, criminalizzandone l’attuazione e permettendone il ricorso solamente in precise circostanze. Il pericolo di vita della madre, malformazioni fetali, il concepimento dovuto a una violenza o a un incesto sono le uniche causali che ancora oggi, dopo 46 anni, permettono l’interruzione legale della gravidanza. La pena per il medico operante all’infuori di queste causali è da uno a sei anni di reclusione, da uno a tre per la donna consenziente. Secondo uno studio fornito dal Cidem (Centro de Information y Desarrollo de la...