Italia
Acquaformosa, dove nessuno è straniero
Il festival delle migrazioni quest'anno è dedicato alle Ong Vista da Acquaformosa, Firmoza in arbrèshe, sui contrafforti del Pollino che scivolano verso il Mar Jonio, l’immigrazione non è «un problema», men che meno «un’emergenza». Vista da Acquaformosa l’immigrazione è […]
Il cartelli all’esterno della trattoria «Don Mimì»
Il festival delle migrazioni quest'anno è dedicato alle Ong Vista da Acquaformosa, Firmoza in arbrèshe, sui contrafforti del Pollino che scivolano verso il Mar Jonio, l’immigrazione non è «un problema», men che meno «un’emergenza». Vista da Acquaformosa l’immigrazione è […]
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 agosto 2018
Silvio MessinettiACQUAFORMOSA (CS)
Vista da Acquaformosa, Firmoza in arbrèshe, sui contrafforti del Pollino che scivolano verso il Mar Jonio, l’immigrazione non è «un problema», men che meno «un’emergenza». Vista da Acquaformosa l’immigrazione è una ricchezza che si declina alla voce integrazione. Da 10 anni Acquaformosa accoglie, include, si apre a chi fugge da guerre, dittature, carestie. Dal 2008 è operativo un progetto Sprar che gli ispettori del Viminale hanno giudicato nel 2017 il migliore in Italia: 0 punti di penalità messi a referto dal ministero degli Interni, ora guidato da Salvini. GIÀ, SALVINI. Nel dedalo di viuzze dai nomi bilingue italo-albanesi che si...