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Addio ad Altaforte ma restano le contraddizioni

Salone del Libro La fiera di Torino è uno spazio aperto dove tutti possono dare visibilità al loro lavoro culturale. Questo non significa che sia un luogo neutro

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 10 maggio 2019
Va dato atto a Sergio Chiamparino e Chiara Appendino di essere stati conseguenti, politicamente e amministrativamente, alle loro prese di posizione. Il presidente regionale piemontese e la sindaca di Torino, azionisti di riferimento dell’iniziativa al Lingotto, hanno chiesto di mettere fuori la casa editrice Altaforte perché il suo «conductor» non perde occasione di fare apologia del fascismo. Francesco Polacchi, questo il nome del proprietario di Altaforte, ha usato la bacheca di un social network per minacciare di aprire comunque lo stand e di denunciare gli organizzatori del Salone se verrà davvero messo fuori. Insomma, l’incidente sarebbe chiuso. Rituali le prese...

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