Internazionale

Addio ai samurai dal colletto bianco

Addio ai samurai dal colletto biancoPassanti di fronte agli electronic board in una via di Tokyo – Reuters

Giappone I sarariman giapponesi, l'ultimo baluardo del lavoro a tempo indeterminato sono ormai sorpassati. E ora, invece di essere il simbolo del boom economico e dell'instancabile classe lavoratrice del proprio paese, sono diventati il simbolo della crisi di un intero paese.

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 24 giugno 2013
Addormentati, storditi dall’alcol e dalla stanchezza, sull’ultimo treno del venerdì sera. O persi nel frastuono delle sale da pachinko, tra luci abbaglianti e rumori di biglie metalliche che cozzano. I sarariman (dall’inglese «salary man») giapponesi, l’ultimo baluardo del lavoro a tempo indeterminato sono ormai sorpassati. E ora, invece di essere il simbolo del boom economico e dell’instancabile classe lavoratrice del proprio paese, sono diventati il simbolo della crisi di un intero paese. Ed anzi di quella crisi sarebbero i veri responsabili. Non sono in pochi ad additarli perfino come rei del fallimento delle aziende in cui lavorano da decenni. Oggi...

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