Politica

Agcom: i tagli all’editoria sono un colpo all’informazione e alla cultura indipendente

Crimi e Conte agli stati generali dell'editoria - foto Ettore Ferrari/AnsaA destra, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A sinistra, il sottosegretario con delega all’Editoria Vito Crimi (M5S)

La crociata del governo contro il pluralismo e la libertà di stampa: l'intervento dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Anci Sicilia per Radio Radicale: «Non chiudete uno strumento di conoscenza»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 11 maggio 2019
L’attacco al pluralismo e alla libertà di stampa del governo Lega-Cinque Stelle è stato definito «una messa in crisi dell’informazione e della produzione culturale indipendente» dal commissario dell’autorità per le garanzie nella comunicazione (Agcom) Antonio Martusciello. Il fondo per l’editoria e l’innovazione non sarà cancellato, come ha ricordato il sottosegretario con delega all’Editoria Vito Crimi (M5S), ma ridotto progressivamente ai quotidiani nazionali diversamente critici con il governo Lega-Cinque Stelle, tra i quali ci sono Il Manifesto, Avvenire, Libero. In commissione Cultura della Camera l’altro ieri Crimi ha formulato una nuova teoria del «pluralismo», distinguendo le cooperative che producono informazione a...

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