6 marzo 1989, inaugurazione dello stabilimento Fiat di Cassino . Al centro della foto da sinistra, Gianni Agnelli, Ciriaco De Mita e Cesare Romiti /Ansa/Pat
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Al crocevia di Cassino, cinquant’anni di una fabbrica
Fiat Il 15 ottobre 1972 veniva inaugurato lo stabilimento di Piedimonte San Germano. Luogo dove il sindacalismo resistente ha dovuto fronteggiare mutamenti interni e sconvolgimenti sociali, dove il terrorismo e la contestazione si sono fronteggiati, e dove ancora oggi i lavoratori lottano per la dignità. Con una intervista a Vincenzo Antenucci, sindacalista oggi in pensione
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 15 ottobre 2022
Per osservare e tentare di capire cosa abbia voluto e cosa voglia dire ancora la presenza del sito industriale oggi Stellantis di Cassino-Piedimonte San Germano nel territorio del basso Lazio, sono disponibili un paio di opzioni che bisogna provare a tenere insieme. La prima invita a costeggiare l’infinito perimetro dello stabilimento – i cancelli di ingresso e uscita dei lavoratori e delle lavoratrici, i capannoni, la centrale termica, il centro sportivo divenuto hub vaccinale Covid-19 in tempo di pandemia, lo snodo ferroviario che comunica con l’impianto per movimentare merci e vetture – provando a immaginare cosa ci fosse lì prima...