Visioni

Al cuore della macchina infernale c’è sempre il Bardo

Al cuore della macchina infernale c’è sempre il BardoJoseph Fiennes e Gwyneth Paltrow in «Shakespeare in love» (1998)

Hollywood Aspettando la notte degli Oscar, il saggio di Arturo Cattaneo e Gianluca Fumagalli fa luce sull’influenza di Shakespeare nel cinema americano. La sudditanza che va ben oltre gli adattamenti, il ruolo dei produttori

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 8 marzo 2024
Se il cinema, soprattutto quello hollywoodiano, è una continua produzione – spesso estenuante – di nuovi immaginari più o meno efficaci, ma sempre impalpabili, il teatro di questi immaginari ne è il corpo vivo e William Shakespeare il suo più grande e influente officiante. Il cinema americano da sempre ricerca e produce di sé un’identità forte e ben definita dentro alla quale camuffare il proprio passato. Un mischiamento che è una vera e propria messa in scena, perché Hollywood è sempre Hollywood dietro come davanti alla cinepresa, e ogni film è un meta film: motivo per cui al centro del...

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